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Gatto FeLV+: cosa significa e cosa fare?

Vania Messina
Vania Messina
2025-03-09 21:05:02
Numero di risposte: 9
Un gatto persistentemente viremico è un rischio per gli altri gatti perché elimina il virus nell’ambiente. I gatti FeLV-positivi hanno un rischio di sviluppare linfomi circa 60 volte maggiore dei gatti FeLV-negativi. Molti gatti muoiono dopo poche settimane dalla comparsa della malattia conclamata ma è anche vero che altrettanti possono vivere per anni se correttamente e assiduamente curati ed accuditi. Per pazienti FeLV-positivi una buona nutrizione, condizioni igieniche ottimali, controlli periodici e tanta buona volontà da parte dei loro compagni umani, sono essenziali per mantenere buone condizioni di salute e vivere a lungo.
Sue ellen Marini
Sue ellen Marini
2025-03-09 02:58:27
Numero di risposte: 13
Se un gatto risulta positivo allo screening di routine, non fatevi prendere dal panico. Si raccomanda un ulteriore test ELISA e/o il test PCR per determinare lo stato virale del gatto. Se il gatto è veramente infetto, il solo fatto di essere positivo non significa che i problemi siano imminenti. Per i gatti con una diagnosi positiva, è necessario prestare attenzione a mantenere il gatto il più possibile in salute. Mantenete i vaccini aggiornati e continuate a fare gli esami di routine e gli screening di benessere. Visite regolari possono rivelare cambiamenti di peso, dimensioni dei linfonodi, anemia o altri fattori che possono indicare una malattia precocemente. La cura dei denti, sebbene sia importante per tutti gli animali domestici, è particolarmente importante nei gatti con infezioni retrovirali. I proprietari devono creare uno spazio di vita sicuro e solo all'interno. Tenere il gatto FeLV-positivo in casa non solo riduce la sua esposizione a eventi infettivi e traumatici, ma aiuta anche a proteggere gli altri gatti della zona dal contagio. Anche se un gatto positivo alla FeLV non presenta una malattia associata alla FeLV, il suo stato virale può avere un impatto sulla gestione e sul monitoraggio della malattia, rendendo obbligatori gli esami di routine e i test di laboratorio.
Pierina Russo
Pierina Russo
2025-03-08 13:05:11
Numero di risposte: 13
La sintomatologia è piuttosto aspecifica e si può riassumere in segni che indicano una diminuzione delle difese immunitarie del soggetto (immunodepressione), quindi una maggior predisposizione a contrarre malattie, infezioni secondarie e sviluppo di tumori (soprattutto linfomi e leucemie). Per diagnosticare queste retrovirosi esistono dei test che si effettuano sul sangue e che è possibile effettuare nei laboratori delle nostre cliniche veterinarie e tutta la comunità scientifica è concorde nel consigliare di testare tutti i gatti per queste due pericolose retrovirosi. Anche per la FeLV esistono test di semplice esecuzione che si eseguono su un campione di sangue; questi, a differenza di FIV, ricercano il virus e possono essere eseguiti su gatti di qualsiasi età: un risultato positivo è generalmente sempre indice di infezione in corso. Grazie alla vaccinazione per questa forma virale, la presenza della malattia si è particolarmente ridotta, ma non abbastanza per non creare più problemi. La vaccinazione va estesa a tutti i gatti preventivamente testati e risultati negativi.
Cesare Ruggiero
Cesare Ruggiero
2025-03-07 04:21:41
Numero di risposte: 10
Al momento non esiste una cura definitiva per la Felv, sebbene sia possibile effettuare delle terapie mediche che aumentano l’aspettativa di vita del gatto con la Felv. L’aspettativa di vita di un gatto Felv positivo (o FeLV+) dipende da una serie di fattori come l’età, lo stato di salute, la presenza di altre patologie e lo stadio della malattia al momento della diagnosi, ma la prognosi è in ogni caso infausta. Oltre ad una corretta terapia farmacologica, definita del veterinario a seguito della valutazione medica, è fondamentale eseguire dei controlli periodici che permettano al veterinario di monitorare lo stato di salute del gatto, evitando così l’insorgere di patologie più gravi.