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Sgridare i gatti: perché è sbagliato?

Sue ellen Marini
Sue ellen Marini
2025-03-31 07:02:49
Numero di risposte: 13
Sicuramente può provare paura e stress per via di un tono improvvisamente forte e aggressivo, senza associarlo correttamente al motivo del rimprovero. Sgridarlo non quindi è il metodo più efficace per correggere i suoi comportamenti indesiderati. Potremmo immaginare che provi una serie di emozioni negative, come paura o ansia, confusione, frustrazione o che addirittura interpreti il rimprovero come una minaccia, reagendo con un atteggiamento di difesa. I gatti sono molto sensibili ai toni di voce e al linguaggio del corpo, quindi un tono di voce forte e aggressivo può sembrare minaccioso e far scattare una risposta di paura. In questi momenti, il gatto può scegliere di nascondersi, allontanarsi rapidamente o assumere una postura difensiva. Queste sono tutte reazioni istintive alla percezione di un pericolo imminente, quando, invece, non vogliamo che il nostro amico felino ci veda come una minaccia e smetta di fidarsi di noi. Inoltre, i gatti possono anche provare una forma di stress: il rimprovero, specialmente se ripetuto frequentemente, può contribuire a creare un ambiente stressante per il gatto, il quale risponderà con dei comportamenti che dal nostro punto di vista sono negativi, come la marcatura territoriale o un aumento dell’aggressività. L'emozione negativa della paura prende il sopravvento e il gatto non si chiederà il "perché" della nostra reazione, ma ricorderà solo lo spavento.
Priamo Rinaldi
Priamo Rinaldi
2025-03-31 07:01:51
Numero di risposte: 15
Il gatto, infatti, vive in un mondo mentale in cui cerca di adattarsi e di soddisfare i propri bisogni di specie e individuali: se questo genera una risposta aggressiva da parte nostra, il gatto non assocerà un valore educativo alla nostra reazione, ma penserà che siamo imprevedibili, inaffidabili e poco degni di fiducia. Quindi tornerà a cercare di soddisfare i propri bisogni ma, magari, lontano dal nostro sguardo. Può aiutare la consapevolezza che l’urlo, la sgridata, il tono di voce che si alza insegnano al gatto a temerci, mai ad ubbidire. In realtà quello che accade è che, in breve tempo, un gatto che viene percosso impara che è meglio evitare la persona in questione. Quindi inizia ad escogitare una serie di evitamenti, di strategie quotidiane per monitorare le distanze e quello che viene interpretato come “ascolto”, in realtà, non è che il risultato di un’inibizione che costa tanta ansia e tanto stress. Agli occhi del gatto non c’è alcun legame tra la sua azione e l’isolamento ma c’è, invece, tra la nostra azione e l’isolamento nel senso che il gatto percepisce che, a volte, di punto in bianco, imponiamo su di lui la nostra forza per decidere arbitrariamente dove dovrà stare e per quanto tempo.
Tommaso Amato
Tommaso Amato
2025-03-31 06:49:08
Numero di risposte: 22
Sgridare un gatto non è soltanto del tutto inutile agli effetti educativi, ma è anche controproducente, perché il micio assocerà all’umano l’esperienza negativa e ne trarrà le dovute conseguenze. Ho già detto che i gatti non vanno mai sgridati, e tanto meno li si deve colpire o anche soltanto minacciare. Siccome l’intero rapporto del micio con noi si basa sulla fiducia, spaventandolo lo miniamo alla radice e rischiamo seriamente di distruggerlo.