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Chi piace ai gatti? Le persone "giuste"?

Piero Riva
Piero Riva
2025-04-08 14:22:49
Numero di risposte: 13
Si è già potuto sperimentalmente apprendere che è proprio l’atteggiamento schivo, tipico di chi rifiuta la presenza del gatto, ad esercitare su di esso una forte attrazione. Il felino rifugge dal clamore e dal gesticolare spesso agitato di chi intende manifestargli simpatia; sta alla larga da chi, per affetto s’intende, gli sgrana gli occhi addosso fissandolo. Ad attrarre il micio è il comportamento calmo, silenzioso, quasi deferente tenuto generalmente da chi non vuole relazionarsi con l’animale; anche lo sbattere frequentemente le palpebre, manifestazione tipica di nervosismo nell’uomo, viene percepito come un invito positivo alla relazione da parte del gatto, dato che risulta essere l’esatto contrario dello sguardo diretto e fisso tipico dell’atteggiamento aggressivo o di sfida. Chi soffre di ailurofobia, in questo modo un po’ strano viene definita la paura dei gatti, senza avvedersene offre all’animale quei segnali che lo rilassano, lo invitano ad avvicinarsi, rendendogli accattivante il contatto: ecco perché chi non desidera il gatto sulle ginocchia in un balzo se lo ritrova, sornione, addosso.