Da dove discendono i gatti?

Amerigo Marchetti
2025-03-09 19:26:43
Numero di risposte: 11
Il gatto domestico, per come lo conosciamo oggi, deriva da un felino selvatico di origine Africana, Felis silvestris Libyca, il cui processo evolutivo inizia circa 6 milioni di anni fa. Il gatto domestico, per come lo conosciamo oggi, deriva da un felino selvatico di origine africana (Felis silvestris var. Libyca), il cui processo evolutivo inizia circa 6 milioni di anni fa. Ipotesi formulate di recente suggeriscono che il gatto selvatico Felis Silvestris comprendesse cinque sottospecie fra cui:Il gatto selvatico africano (Felis silvestris libyca). Si presume che il gatto provenga dall’Etiopia; teorie ben circostanziate da studi sulla genetica evolutiva (filogenetica), collocano sicuramente la sua origine nelle aree prossime al Medio Oriente.

Cira Vitali
2025-03-09 16:51:53
Numero di risposte: 9
L’antenato del nostro gatto domestico è rappresentato da Felis Lybica (gatto selvatico nordafricano). Felis Lybica è all’origine del nostro gatto domestico e poiché può accoppiarsi con altre specie di felini, come Felis Chaus (gatto della giungla), nel corso della sua storia è stato introdotto di continuo un nuovo materiale genetico. Si pensa che i gatti addomesticati si sono diffusi lentamente portati in tutto il mondo da mercanti ed eserciti.

Cleopatra De luca
2025-03-09 15:04:16
Numero di risposte: 14
I gatti domestici discendono dal gatto selvatico africano e sono il risultato di una lunghissima storia di convivenza reciprocamente vantaggiosa.
Il gatto domestico (Felis catus) è infatti il risultato di un lungo processo di domesticazione iniziato circa 10.000 anni fa in Medio Oriente, quando gli esseri umani iniziarono a coltivare la terra e a costruire i primi insediamenti.
Il suo antenato diretto è il gatto selvatico africano (Felis lybica), un piccolo felino dal manto striato e abilissimo cacciatore dall'indole solitaria.
I veri precursori dei nostri mici, però, appartengono al genere Felis, comparso circa 3 milioni di anni fa.
Da qui si svilupparono diverse specie di gatti selvatici, tra cui Felis lybica, il già citato gatto selvatico africano, e F. silvestris, il gatto selvatico europeo, suo stretto parente.
Il vero passaggio dal gatto selvatico al gatto domestico non è poi avvenuto in un colpo solo o tramite una forte selezione artificiale, come nel caso del cane, ma più attraverso un processo di convivenza reciprocamente vantaggiosa, perlomeno all'inizio.

Danthon Damico
2025-03-09 09:30:26
Numero di risposte: 11
Il gatto domestico discende dal gatto selvatico africano (Felis silvestris lybica) e il primo rapporto di reciproco vantaggio tra l'essere umano e il felino risale a circa 9mila anni fa, quando nel Vicino Oriente cominciavano a svilupparsi le prime comunità di agricoltori. Furono proprio gli insediamenti rurali, ricchi di depositi di cibo e dunque di roditori, ad attrarre i gatti selvatici: l'animale trovava abbondanza di prede, l'uomo si liberava dalle specie infestanti. In seguito le popolazioni nomadi portarono con sé i gatti addomesticati e gli antichi Egizi – che ritenevano il gatto un animale sacro, le cui fattezze erano quelle della dea gatta Bastet - li utilizzavano anche sulle navi commerciali proprio per la loro abilità di predatori di topi. Lungo le loro rotte commerciali il gatto domestico si è diffuso nell'Asia meridionale, in Africa e in Europa (sono stati ritrovati dei resti di gatti egizi anche in siti archeologici vichinghi, sul Mar Baltico).

Marvin Ferretti
2025-03-09 08:51:54
Numero di risposte: 10
Il DNA del gatto selvatico africano è risultato correlato a quello di mogi di razza pura e mista, il che aggiunge peso alla teoria dell'antenato comune. Alcuni ricercatori ritengono che il processo di addomesticamento iniziale sia iniziato con i primi insediamenti agricoli, circa 12.000 anni fa, nella Mezzaluna Fertile. Gli storici hanno proposto che, quando le persone iniziarono a coltivare e a utilizzare i depositi di cereali, attirarono topi e ratti e, con l'abbondanza di prede, arrivarono i gatti selvatici.

Elisabetta Conte
2025-03-08 21:11:33
Numero di risposte: 8
Secondo alcuni ricercatori dello Smithsonian il processo di addomesticamento sarebbe iniziato con i primissimi insediamenti agricoli risalenti a circa 12.000 anni fa nella cosiddetta Mezzaluna Fertile. In base alla teoria suggerita dagli storici, quando gli uomini iniziarono a coltivare il grano ed a conservarlo in grandi depositi, questo cereale attirò topi e ratti, e con l'abbondanza di prede arrivarono anche i gatti selvatici.
È probabile che questi coltivatori abbiano riconosciuto i grandi benefici apportati dai gatti nel controllo degli animali infestanti e abbiano quindi permesso loro di rimanere e alla fine stabilirsi nelle loro case e diventare i loro compagni di vita.
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