Come sono nati i gatti?

Mauro Benedetti
2025-03-09 21:04:54
Numero di risposte: 8
Secondo una ricerca dell'università del Missouri condotta grazie all'analisi del genoma felino, la domesticazione del gatto risale a 10.000 anni fa, in Mesopotamia, quando gli uomini da cacciatori-raccoglitori sono diventati agricoltori.
Probabilmente qualche cucciolo di gatto abbandonato si è casualmente avvicinato agli esseri umani che lo hanno accudito, e da questi accadimenti sporadici si è sviluppata una specie dotata di una minore paura degli esseri umani rispetto agli antenati.
Il gatto era un predatore fenomenale, quindi in breve è diventato il custode dei granai che difendeva dai roditori, quindi anche qui troviamo un legame tra la domesticazione degli animali e l'agricoltura, vista l'importanza che ricoprivano grano riso e miglio per l'alimentazione.
Per mantenere attivi questi cacciatori bisognava nutrirli anche quando non c'erano roditori all'orizzonte, e poi non dobbiamo dimenticare che molti predatori del gatto erano invece intimiditi dagli esseri umani, quindi la prossimità con l'uomo ha evitato al gatto una serie di stressanti fughe strategiche.
Lo scambio affettivo tra le due specie abbia promosso la domesticazione in entrambi i sensi.

Assunta Ferretti
2025-03-09 08:11:56
Numero di risposte: 10
È interessante notare che il DNA del gatto selvatico africano è risultato correlato a quello di mogi di razza pura e mista, il che aggiunge peso alla teoria dell'antenato comune. Lo Smithsonian afferma inoltre che alcuni ricercatori ritengono che il processo di addomesticamento iniziale sia iniziato con i primi insediamenti agricoli, circa 12.000 anni fa, nella Mezzaluna Fertile. Gli storici hanno proposto che, quando le persone iniziarono a coltivare e a utilizzare i depositi di cereali, attirarono topi e ratti e, con l'abbondanza di prede, arrivarono i gatti selvatici. È probabile che le persone abbiano riconosciuto i grandi benefici del controllo dei parassiti e abbiano permesso a questi gatti di rimanere, il che li ha portati a vivere nelle loro case e a diventare i loro compagni.

Jelena Sartori
2025-03-09 06:01:43
Numero di risposte: 53
Nella zona della mezzaluna fertile, intorno a 10mila anni fa possiamo registrare le prime forme di addomesticamento. Nelle aree del nord Africa e del Medio Oriente erano già presenti gatti selvatici che iniziarono ad avvicinarsi ai primi insediamenti umani dove veniva sviluppata l'agricoltura, attratti dalla presenza di roditori. I gatti facevano comodo all'uomo: tenevano lontani i topi dai raccolti di grano stoccato. L'uomo cominciò a tollerarli e volerli vicino e viceversa. Inizia così una inossidabile amicizia perpetuata nel tempo.

Angelina D'angelo
2025-03-09 05:16:17
Numero di risposte: 44
Il gatto domestico, per come lo conosciamo oggi, deriva da un felino selvatico di origine Africana, Felis silvestris Libyca, il cui processo evolutivo inizia circa 6 milioni di anni fa.
Si pensa che la domesticazione del gatto (Felis catus libyca) sia iniziata in epoca molto recente fra i 6000 ed i 10000 anni fa.
Si presume che il gatto provenga dall’Etiopia; teorie ben circostanziate da studi sulla genetica evolutiva (filogenetica), collocano sicuramente la sua origine nelle aree prossime al Medio Oriente.
La domesticazione del gatto avvenne probabilmente quando le popolazioni umane divennero stanziali a seguito della creazione dei primi insediamenti rurali, e gli uomini diventarono agricoltori da cacciatori raccoglitori nomadi che erano stati sino ad allora.

Domenico Galli
2025-03-09 01:54:19
Numero di risposte: 15
L’addomesticazione del gatto si pensa sia abbastanza recente e che sia avvenuta in Mesopotamia, ma ancora poco si sa sulla datazione. L’antenato del nostro gatto domestico è rappresentato da Felis Lybica (gatto selvatico nordafricano). Con molta probabilità i gatti hanno vissuto in intimo sodalizio con gli umani fin da quando trovarono vantaggioso farlo. Felis Lybica è all’origine del nostro gatto domestico e poiché può accoppiarsi con altre specie di felini, come Felis Chaus (gatto della giungla), nel corso della sua storia è stato introdotto di continuo un nuovo materiale genetico. Si pensa che i gatti addomesticati si sono diffusi lentamente portati in tutto il mondo da mercanti ed eserciti.

Enzo Ferraro
2025-03-09 01:52:54
Numero di risposte: 15
Secondo un recente studio dei ricercatori dell'Università di Leuven e del Royal Belgian Institute of Natural Sciences gli splendidi e amati felini sono stati addomesticati circa 9mila anni fa dalle prime comunità di agricoltori del Vicino Oriente e dell'Egitto.
Da lì poi si sono diffusi in Europa e in altre parti del mondo.
I ricercatori hanno così scoperto che il gatto domestico discende dal gatto selvatico africano (Felis silvestris lybica) e che il primo rapporto di reciproco vantaggio tra l'essere umano e il felino risale a circa 9mila anni fa, quando nel Vicino Oriente cominciavano a svilupparsi le prime comunità di agricoltori.
Furono proprio gli insediamenti rurali, ricchi di depositi di cibo e dunque di roditori, ad attrarre i gatti selvatici: l'animale trovava abbondanza di prede, l'uomo si liberava dalle specie infestanti.
Il tempo, poi, ha accentuato il rapporto mutualistico tra uomo e gatto e la selezione sulla base del comportamento ha condotto infine alla domesticazione del felino.
In seguito le popolazioni nomadi portarono con sé i gatti addomesticati e gli antichi Egizi – che ritenevano il gatto un animale sacro, le cui fattezze erano quelle della dea gatta Bastet - li utilizzavano anche sulle navi commerciali proprio per la loro abilità di predatori di topi.

Lisa Ferri
2025-03-09 00:15:43
Numero di risposte: 16
La domesticazione del gatto cominciò nella Mezzaluna Fertile circa 12.000 anni fa.
Secondo gli studi più recenti, la domesticazione del gatto sarebbe cominciata circa 12.000 anni fa nei territori della Mezzaluna Fertile, a partire da una relazione instauratasi tra la nostra specie e Felis silvestris lybica, la sottospecie di gatto selvatico africano.
Quando le popolazioni umane (un tempo nomadi e cacciatrici) iniziarono a sviluppare società agricole stanziali, i gatti selvatici africani trovarono un’ottima fonte di cibo rappresentata da piccoli roditori, sempre più abbondanti tra le scorte di cereali che gli uomini immagazzinavano nei pressi dei loro insediamenti.
Si instaurò quindi una relazione di convivenza che portava vantaggi a entrambe le specie: con il tempo umani e gatti impararono a trarre utilità da questa relazione e la domesticazione andò via via perfezionandosi.
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