Come rimproverare un gatto: consigli efficaci?

Vitalba Milani
2025-04-06 17:24:31
Numero di risposte: 9
Se desiderate farvi comprendere da un gatto‚ dovrete avere un ottimo tempismo! Così come succede per i cani‚ anche per i gatti è fondamentale che li riprendiate proprio nel momento in cui compiono l’azione sbagliata. Quando la loro monelleria sarà terminata‚ sarà già troppo tardi. Non utilizzate troppe parole, basta una sola parola‚ pronunciata con tono deciso e al momento giusto. Un “No!” vale di certo più di mille spiegazioni. Esiste poi anche un’alternativa al secco “No!”. Diversi etologi concordano nel ritenere più efficace utilizzare un suono‚ magari fatto con le mani. Che voi scegliate il “No!” oppure un battito di mani‚ l’importante è che il vostro rimprovero sia sempre uguale. Utilizzare metodi o linguaggi diversi potrebbe avere come effetto quello di creare solo confusione e stress. Dopo averlo ripreso‚ allontanarvi e lasciare il gatto da solo per una decina di minuti potrebbe essere una buona strategia. La violenza non è mai una soluzione‚ e questo vale per qualsiasi animale. I gatti non dimenticano i vostri comportamenti: se li rimproverate nel modo corretto‚ questi lo ricorderanno e si comporteranno di conseguenza.

Iacopo Riva
2025-04-06 17:09:55
Numero di risposte: 9
Assolutamente no!
Come i padroni ben sanno infatti il temperamento di questi pet è piuttosto complicato: sono spesso testardi e difficilmente danno ascolto a lamentele e comandi.
Come qualsiasi altro animale infatti anche il micio non va punito verbalmente o fisicamente perché questo non farebbe altro che rendere l'animale più aggressivo e metterebbe a rischio il rapporto con il padrone.
La soluzione ideale è quella di modificare le abitudini sbagliate del pet, scoraggiandolo da parte e premiandolo quando si comporta bene dall'altra.
Ricordati di ripetere più volte gli esercizi e di non alzare la voce o sgridare il micio se non risponde immediatamente ai comandi.
Per prima cosa è importante non ritrarre di scatto la mano.
La prima cosa da fare, anziché sgridarlo è spostare la lettiera.