Sterilizzazione del gatto: cosa aspettarsi dopo?

Maria Costantini
2025-03-26 14:52:03
Numero di risposte: 50
Dopo l’operazione il gatto rimarrà “stordito” dall’anestesia, per cui è bene lasciarlo in pace a dormire in un posto tranquillo. Già dal giorno successivo il pelosetto sarà di nuovo attivo e potrà mangiare regolarmente, ma per farlo uscire all’aperto sarà necessario aspettare un ulteriore giorno. Generalmente dopo circa 3 giorni è previsto un controllo dal veterinario per un’eventuale medicazione. Per quanto riguarda la gatta femmina, l’operazione prevede l’utilizzo di punti di sutura, per cui è consigliato l’utilizzo di un collare elisabettiano per evitare che la gatta lecchi la ferita. Vale comunque la pena di tenere sotto osservazione il micio in questa fase di convalescenza, in modo da informare prontamente il veterinario in caso si verifichino complicazioni.

Soriana Ferraro
2025-03-26 14:32:56
Numero di risposte: 14
il gatto – di entrambi i sessi – riduce l’estensione del suo territorio, limita gli scontri a dispute territoriali escludendo quelle sessuali (spesso più cruente e dannose sul piano fisico), contrae meno malattie trasmissibili sessualmente che andrebbero trattate; la gatta non va in calore vocalizzando intensamente nottetempo, non produce gattini di cui occuparsi, non attira con i suoi calori i gatti (e la loro urina) del circondario; il maschio è meno inquieto, meno aggressivo, non vocalizza la notte, non marca sessualmente (quindi non produce cattivi odori in cassetta né in casa), non si assenta per giorni durante il corteggiamento, non torna ferito e affamato. Tuttavia, esistono anche cambiamenti negativi che spesso si manca di menzionare: il gatto perde vigore a causa del rallentamento del metabolismo il che può comportare un aumento di peso non giustificato dalla dieta; l’intervento chirurgico spesso segna uno spartiacque rispetto al modo con cui il gatto percepisce gli spostamenti e, a volte, anche il contatto fisico con le persone o la fiducia che ripone in loro; alcuni gatti diventano più ansiosi e, soprattutto se non stimolati opportunamente, posso impigrirsi, demotivarsi, deprimersi.

Ida Costantini
2025-03-26 13:35:55
Numero di risposte: 16
Dopo la sterilizzazione, il gatto può modificare leggermente le sue abitudini, ma spesso si tratta solo di un momento passeggero.
Dopo la sterilizzazione o la castrazione, il gatto ha qualche giorno in cui ama il riposo e ha bisogno di molta tranquillità intorno a sé. In questi giorni, alcuni notano che il micio diventa più irascibile, pronto all'attacco, o che soffi e graffi più di prima. Ma si tratta solo di una piccola reazione legata alla convalescenza, che di solito svanisce non appena il gatto ritorna in piena forma fisica.
In momenti, è bene non stuzzicare con insistenza il micio e non preoccuparsi troppo della loro indolenza o riservatezza.

Riccardo De Angelis
2025-03-26 13:02:14
Numero di risposte: 16
Il primo cambiamento importante dopo la sterilizzazione del gatto è quindi una diminuzione della sua esigenza energetica, che diventa quindi fondamentale da gestire mediante un’alimentazione specifica e senza eccessi o extra da tavola. Quando il gatto viene sterilizzato, è quindi opportuno scegliere un’alimentazione completa e bilanciata per le sue specifiche esigenze, che al contempo sia a ridotta densità energetica, come ad esempio un alimento commerciale specificatamente formulato per gatti sterilizzati. Un’altra importante considerazione da fare circa la sterilizzazione, è che essa viene considerata uno dei fattori predisponenti alle patologie delle basse vie urinarie (FLUTD). Tra queste particolari accortezze, a partire dal mese successivo all’intervento chirurgico, è consigliabile: stimolare il movimento con il gioco o facendolo uscire quando possibile; somministrare alimenti di qualità nelle razioni riportate in etichetta (possibilmente in pasti piccoli e frequenti), caratterizzati da un ridotto contenuto energetico e una formulazione specifica per gatti sterilizzati; mettere sempre a disposizione acqua fresca e in luoghi facilmente accessibili; ed effettuare regolarmente i controlli di routine dal proprio veterinario di fiducia.
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