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Gatti randagi: di chi è la responsabilità?

Domingo Martinelli
Domingo Martinelli
2025-03-09 03:39:14
Numero di risposte: 56
La risposta è semplice: le colonie non appartengono a nessun privato. La responsabilità per i danni causati dai gatti che le compongono rimane in capo al Comune del cui territorio stanziano. Responsabile per i danni causati dai gatti liberi delle colonie è il Comune sul cui territorio queste insistono. Il Comune rimane responsabile anche quando le colonie vengono censite, riconosciute ed affidate formalmente alle cure di cittadini e associazioni. Detti referenti assumono abitualmente gli importanti compiti di coadiuvare le autorità nelle operazioni di sterilizzazione e cura dei gatti, di nutrimento di questi ultimi, di pulizia dei punti di ritrovo della colonia per i pasti, ma non diventano responsabili della colonia né delle condotte dei felini che le compongono. Anche in questo caso è chiaro come la responsabilità sulla colonia e per i danni causati dalla stessa permanga sempre e comunque in capo all'Ente di riferimento.
Roberta Ruggiero
Roberta Ruggiero
2025-03-08 00:46:42
Numero di risposte: 39
Il Comune e la ASL si occupano essenzialmente di gatti randagi trovati, in ambiente pubblico o privato, in condizioni di salute precaria o incidentati. Se un micio sta bene ed è in salute non se ne occupano, poiché vuol dire che il micio ha da mangiare e ha un riparo sicuro. La legge 281/91 in materia di animali di affezione e prevenzione del randagismo vieta di spostare i gatti randagi dal loro habitat. Se hai appurato che il gatto non appartiene a nessuno, il primo intervento che puoi fare per arginare il problema è sterilizzarlo. Il grande aiuto e contributo che puoi dare in questi casi è STERILIZZARE; chiedi alla tua ASL o alle associazioni locali come e dove farlo gratis o a costi molto contenuti. Se non ti puoi occupare del micio sofferente, dovrai agire secondo le direttive del tuo comune.
Sebastiano Amato
Sebastiano Amato
2025-03-06 19:50:13
Numero di risposte: 38
I gatti randagi si considerano come esseri viventi titolari di diritti quali la “vita” e la “cura”. Questi diritti incontrano il limite della salute pubblica. Molto spesso le colonie feline vengono nel tempo trascurate dai gattari, causando gravi problemi igienico-sanitari all’interno del caseggiato. In tali casi il Sindaco può imporre, a chi accudisce tali colonie animali, l'adozione di misure idonee a risolvere le eventuali criticità fonte di pericolo per l'igiene o per l'incolumità pubblica. Il gattaro può essere riconosciuto responsabile del reato di getto pericoloso di cose se le esalazioni maleodoranti, provenienti dai luoghi in cui sono ricoverati animali in numero rilevante e promananti da escrementi prodotti dagli stessi, costituiscono offesa al benessere dei vicini, si tratta di grave pregiudizio per il tranquillo svolgimento della loro vita di relazione. Naturalmente, i condomini, a fronte di tali situazioni, non possono certo “farsi giustizia da sé” perché, oltre alla condanna penale, rischiano anche il risarcimento dei danni morali.
Mariapia De Santis
Mariapia De Santis
2025-03-05 16:32:18
Numero di risposte: 54
I gatti randagi, siano essi singoli oppure organizzati in colonie, il più delle volte sono sotto la responsabilità del Comune – e quindi sotto la responsabilità del Sindaco in carica – la stessa cosa vale per i cani liberi. Per questa ragione spetta alle persone e agli enti prendersene cura. A dare maggiori dritte sulla questione è compito delle singole regioni, le quali sono solite ripartire le responsabilità tra le Asl locali e i Comuni. Vista la genericità della legge, si può asserire che la regolamentazione di dettaglio relativa ai gatti randagi di colonia è un compito che spetta principalmente alle Regioni e ai Comuni. Affidando agli enti locali la gestione degli animali senza proprietari.