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Legge 281/91: Cosa prevede?

Nunzia Ricci
Nunzia Ricci
2025-03-08 19:54:01
Numero di risposte: 59
Lo Stato promuove e disciplina la tutela degli animali di affezione, condanna gli atti di crudeltà contro di essi, i maltrattamenti ed il loro abbandono, al fine di favorire la corretta convivenza tra uomo e animale e di tutelare la salute pubblica e l'ambiente.
Salvatore Cattaneo
Salvatore Cattaneo
2025-03-07 23:58:52
Numero di risposte: 53
La legge 14 agosto 1991 n. 281 è una delle leggi più innovative a livello europeo sulla tutela degli animali d’affezione e sulla prevenzione del randagismo. Un’importante normativa che introduce il divieto di soppressione degli animali randagi accalappiati o ricoverati presso strutture e rifugi. Negli anni successivi, la legge è stata ampliata introducendo nuove disposizioni, riguardanti il maltrattamento, l’abbandono e il divieto di commercializzazione di pelli e pellicce di cani e gatti o prodotti da essi derivati. Il principio fondamentale su cui si basa è che “lo Stato promuove e disciplina la tutela degli animali d’affezione, condanna gli atti di crudeltà contro di essi, i maltrattamenti ed il loro abbandono al fine di favorire la corretta convivenza tra uomo e animale e di tutelare la salute pubblica e l’ambiente”. La legge 14 agosto 1991 n. 281 identifica chiaramente i doveri e le responsabilità dei proprietari di cani e gatti, affinché venga sempre garantito il benessere di ogni singolo animale e la sicurezza delle persone e degli altri animali. In breve, la norma vieta di abbandonare o maltrattare cani, gatti o altri animali d’affezione, prevedendo pene severe che possono arrivare fino all’arresto.
Simona Cattaneo
Simona Cattaneo
2025-03-06 15:38:59
Numero di risposte: 48
La Legge 281/91 è la Legge quadro in materia di animali di affezione e prevenzione del randagismo. Ha rappresentato un elemento di forte innovazione rispetto alla precedente normativa nazionale. Tra le innovazioni introdotte dalla Legge 281/91 vi è il divieto della soppressione dei cani vaganti accalappiati o comunque ricoverati o detenuti presso i canili sanitari come sino ad allora era stabilito dal "Regolamento di Polizia Veterinaria". La legge 281/91, all’articolo 8 prevede l’istituzione, presso il Ministero della salute, di un fondo per la sua attuazione a decorrere dall’anno 1991 e prevede, inoltre, l’identificazione dei cani e l’istituzione dell’anagrafe canina a livello locale. L' Accordo 6 febbraio 2003 tra il Ministero della salute, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano "in materia di benessere degli animali da compagnia e pet-therapy", al fine di ridurre il fenomeno del randagismo canino ha previsto una serie di misure quali l’introduzione del microchip come unico sistema ufficiale di identificazione dei cani, la creazione di una banca dati informatizzata, su base regionale o provinciale e l’attivazione di una banca dati nazionale istituita presso il ministero della salute (Anagrafe animali d'affezione), alla quale confluiscono i dati delle anagrafi regionali.
Edvige Neri
Edvige Neri
2025-03-05 17:10:32
Numero di risposte: 46
La legge 281 è una legge quadro che traccia il perimetro delle azioni da mettere in atto, lasciando alle Regioni il compito di tradurre il dettato normativo in azioni concrete, modellate sulla base delle diverse necessità dei territori. Tre decenni fa la 281 aveva sancito un divieto importante, impedendo che cani e gatti catturati sul territorio potessero essere uccisi oppure ceduti alla sperimentazione. Questi ultimi, infatti, in base al Testo Unico delle Leggi di Polizia Veterinaria, del 1954, avrebbero da tempo dovuto dotarsi di strutture per la custodia degli animali catturati.