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Cosa dice la legge sui gatti? Gatti: cosa dice la legge? Gatti: quali tutele legali? Gatti: diritti e doveri del proprietario? Cosa dice la legge sui felini?

Leonardo Russo
Leonardo Russo
2025-03-09 18:30:01
Numero di risposte: 10
I gatti che vivono in stato di liberta' sul territorio sono protetti ed e' fatto divieto a chiunque di maltrattarli o di allontanarli dal loro habitat. E' vietato a chiunque ostacolare l'attivita' di gestione di una colonia o asportare o danneggiare gli oggetti impiegati. I gatti che vivono in liberta' sono sterilizzati a cura della ASL territorialmente competente e reinseriti nel loro gruppo originario o secondo i criteri stabiliti dall'art. 14. I gatti di proprieta', che sono lasciati liberi di girare sul territorio, devono essere sterilizzati a cura e spese del proprietario.
Isira Romano
Isira Romano
2025-03-09 17:53:51
Numero di risposte: 6
Per legge i gatti sono portatori di diritti. Il gatto domestico ha una particolarità importante che lo distingue dal cane, gode infatti di un doppio stato giuridico: animale di proprietà e animale a vita libera. Pur riconoscendo lo stato di vita libera per il gatto senza proprietario, lo Stato ne consente il ricovero coatto in strutture registrate. All’articolo 2, infatti, per quanto riguarda i gatti in libertà, si sancisce che è fatto divieto a chiunque di maltrattarli. Inoltre, essi devono essere sterilizzati dall’autorità sanitaria competente per il territorio (Servizi Veterinari dell’ASL) e riammessi poi nel loro gruppo, e possono essere soppressi soltanto se gravemente malati. Qui risiede una grande differenza tra gatto di proprietà e in libertà: il primo deve esser custodito, mentre il secondo no. Chiunque detenga e/o possegga un animale è responsabile della sua salute e del suo benessere. Deve quindi provvedere alle sue cure tenendo conto dei suoi bisogni fisiologici ed etologici in rapporto all’età, al sesso, alla specie, alla razza e alla taglia.
Assia Caruso
Assia Caruso
2025-03-09 13:44:46
Numero di risposte: 17
La riforma della materia condominiale, entrata in vigore nel 2012, ha stabilito che nessun regolamento può vietare ai condòmini di tenere animali domestici nei propri appartamenti, gatti compresi. La legge non esclude che i gatti possano frequentare gli spazi comuni del condominio, ma prevede la responsabilità civile e penale dei proprietari in caso di danni o lesioni a persone, animali o cose. Non esiste alcuna norma di legge che proibisce di dar da mangiare ai gatti randagi nei luoghi pubblici o privati dove hanno scelto di vivere. Di conseguenza, i gatti che frequentano e vengono nutriti da condomini compassionevoli nelle aree condominiali, non possono essere né allontanati né catturati, salvo si tratti di interventi sanitari o di soccorso.
Muzio Messina
Muzio Messina
2025-03-09 06:39:55
Numero di risposte: 11
I gatti sono animali sociali e quindi il loro aggirarsi liberamente per gli stabili condominiali non è contrario alle regole, anzi, è in qualche modo un loro diritto. I gatti che stazionano e vengono alimentati nelle zone condominiali non possono essere allontanati o catturati per nessun motivo. In Italia vi sono diverse disposizioni normative sulla tutela dei gatti che vivono in libertà: in primis la legge nazionale n.28191 (legge prevenzione randagismo e tutela degli animali d’affezione), che prevede “Il divieto, per chiunque, di maltrattare i gatti che vivono in libertà, che questi siano sterilizzati dall’autorità sanitaria competente e riammessi nel loro gruppo.
Gianfranco Mancini
Gianfranco Mancini
2025-03-09 06:03:42
Numero di risposte: 14
A livello nazionale, infatti, non esiste nessuna legge specifica che imponga ai loro custodi di tenerli dentro casa per tutto il tempo, e questo – come si vedrà meglio a seguire – neppure in ambito condominiale. La Legge 281 del 1991 stabilisce che è vietato a chiunque maltrattare i gatti che vivono in libertà, i gatti che vivono in libertà sono sterilizzati dall'autorità sanitaria competente per territorio e riammessi nel loro gruppo, possono essere soppressi soltanto se gravemente malati o incurabili, gli enti e le associazioni protezioniste possono, d'intesa con le unità sanitarie locali, avere in gestione le colonie di gatti che vivono in libertà, assicurandone la cura della salute e le condizioni di sopravvivenza. La normativa vigente non vieta ai pet mate di lasciar vagare i propri gatti e, allo stesso tempo, stabilisce in maniera assai chiara che i “gatti di nessuno” debbano vivere sempre liberi e possano organizzarsi in colonie.
Danilo Bernardi
Danilo Bernardi
2025-03-09 01:15:26
Numero di risposte: 16
È fatto divieto di maltrattare i gatti randagi o domestici. È fatto divieto di maltrattare e di allontanare dal loro habitat naturale i gatti che vivono in liberta'. I gatti che vivono in liberta' devono essere sterilizzati, se le loro condizioni di salute lo consentono. La cattura dei gatti che vivono in liberta' e' consentita, oltre che nell'ipotesi di sterilizzazione, soltanto per comprovati motivi sanitari. I gatti che vivono in liberta' possono essere soppressi soltanto nei casi in cui risultino affetti da forme patologiche gravi e non curabili.