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Cosa capisce davvero il mio gatto?

Antonia D'amico
Antonia D'amico
2025-03-09 17:41:16
Numero di risposte: 13
Il gatto può imparare a comprendere un certo numero di parole, ma per lui sarà sempre più significativo il tono con cui una parola viene pronunciata che non la parola stessa. Se mentre lo coccoliamo gli rivolgiamo con voce carezzevole una serie di insulti, il gatto recepirà le parole come complimenti, mentre se gli diciamo con tono severo e voce dura “bravo!” lo recepirà come un rimprovero! Poiché per comunicare il gatto utilizza molti suoni diversi, privi di significato letterale, ma ricchi di significato dal punto di vista della tonalità, è logico che interpreti nello stesso modo il nostro  linguaggio. Per questo i comandi negativi come “no” e “basta” devono essere espressi sempre con lo stesso tono severo per aiutare l’animale ad associare un certo suono a una certa intonazione, favorendo la comprensione. Nel linguaggio del gatto sono stati distinti fino a sedici suoni diversi, il che permette di dedurre che associando opportunamente la parola alla tonalità si può insegnare al gatto a riconoscere una quindicina di parole-intonazioni del linguaggio umano.
Andrea Russo
Andrea Russo
2025-03-09 05:17:52
Numero di risposte: 13
I gatti non comprendono le parole nel modo in cui lo fanno gli esseri umani, ma possono imparare ad associare certi suoni a specifiche azioni o eventi. Ad esempio, molti gatti riconoscono il suono del loro nome e possono rispondere venendo da noi o guardandoci. Alcuni possono anche riconoscere parole come "cibo" o "gioco" se associate ripetutamente a queste attività. Gli studi hanno dimostrato che i gatti possono rispondere al loro nome anche quando viene pronunciato da estranei, suggerendo che non si limitano a reagire al tono di voce del pet mate, ma riconoscono effettivamente il suono specifico del loro nome, se pronunciato in maniera chiara. Questo indica che, anche se i gatti non comprendono il linguaggio umano come noi, sono comunque capaci di percepire e rispondere a specifici stimoli sonori. Quando parliamo, i gatti percepiscono il tono, la frequenza e l'intonazione della nostra voce molto più che le parole stesse. In ogni caso, ciò che realmente cattura la loro attenzione è il contesto in cui le parole vengono pronunciate: se un certo tono di voce è sempre associato a momenti di affetto, il gatto imparerà a rispondere positivamente a quel tono, indipendentemente dalle parole specifiche usate. I gatti sono in grado di interpretare le nostre intenzioni e le nostre disposizioni nei loro confronti analizzando dettagli delle nostre posture, del nostro tono di voce, della distanza tra i nostri corpi che, al di là della nostra consapevolezza, convogliano “significati” universali.
Kai Ferrari
Kai Ferrari
2025-03-08 13:54:16
Numero di risposte: 8
I gatti capiscono molto di più di quello che pensiamo del nostro linguaggio. I felini sono infatti in grado di apprendere a riconoscere un vasto vocabolario, specialmente se si pronunciano le parole in modo chiaro e se si evita di legarle ad altre in frasi più complesse. Possono per esempio imparare a discriminare il proprio nome da altre parole. I gatti sono perfettamente in grado anche di riconoscere la voce del loro pet mate da quella di un estraneo e quando parliamo capiscono persino se ci stiamo rivolgendo a loro oppure no. Studi ed esperimenti hanno anche dimostrato che i gatti possono imparare gesti e indicazioni con le mani, suggerendo quindi un certo livello di comprensione della postura e del linguaggio del corpo umano. In base a come ci muoviamo, parliamo o ci posizioniamo nell'ambiente, sanno per esempio quando stiamo per uscire di casa, quando è l'ora della pappa e più in generale riescono ad associare posture e linguaggio del corpo ai principali momenti della nostra routine. I gatti, infatti, sono in grado di interpretare le nostre intenzioni e le nostre disposizioni nei loro confronti analizzando dettagli delle nostre posture, del nostro tono di voce al di là della nostra consapevolezza.
Graziano Guerra
Graziano Guerra
2025-03-07 21:24:47
Numero di risposte: 10
Se il loro atteggiamento stanco può suggerire il contrario, i gatti capiscono bene le nostre parole. Ma solo se provengono dal loro maestro, secondo un nuovo studio francese recentemente pubblicato sulla rivista Animal Cognition. Gli scienziati hanno notato che i gatti reagiscono poco alla voce di uno sconosciuto che chiama il loro nome. Ma, quando il loro proprietario lo ha fatto, dieci dei sedici gatti si sono impegnati in una serie di comportamenti che suggerivano che stessero prestando molta attenzione a ciò che stavano ascoltando. Hanno anche mostrato più segni di interesse quando hanno sentito il loro maestro pronunciare frasi nel tono che usa di solito per affrontarli. Tuttavia, gli animali sembravano disinteressati a ciò che uno sconosciuto stava dicendo loro usando lo stesso tono per attirare la loro attenzione. Ancora più sorprendentemente, hanno appena reagito quando il loro proprietario ha pronunciato la stessa frase come se si rivolgesse a un altro essere umano, e non a loro.
Trevis Giordano
Trevis Giordano
2025-03-07 14:25:04
Numero di risposte: 48
Sul fatto che i gatti comprendano le nostre parole, non solo i nostri gesti, non ci sono più dubbi. È stato scientificamente provato che riconoscono il loro nome, capiscono se lo storpiamo e anche se chiamiamo qualcosa con il nome sbagliato. Quindi se ci ignorano, lo fanno esclusivamente perché scelgono di farlo, o di prestarci attenzione in un modo tutto loro. I gatti imparano ad avere dimestichezza con il nostro linguaggio, ancor di più se vivono con noi da quando sono cuccioli. È interessante notare come questa attitudine ad apprendere sia collegata al loro ambiente sociale.
Gianmarco Damico
Gianmarco Damico
2025-03-07 03:13:37
Numero di risposte: 10
Tanto basta a dimostrare che i gatti capiscono perfettamente quando è il “loro” umano a parlare. Non solo, i gatti distinguono perfettamente se una frase è diretta a loro o a qualcun altro. La risposta è: sì.