Gatto selvatico: come gestirlo al meglio?

Primo Ferraro
2025-03-09 19:20:21
Numero di risposte: 56
La parola d’ordine è avere pazienza, perché ci vuole tempo a far abituare un micio alla vostra presenza. Un consiglio importante: davanti a loro, siate rilassati e muovetevi lentamente. Al tempo stesso, provate a parlargli mantenendo dei toni pacati e dolci, cercando di rassicurarlo. Ci sono dei randagi che ci mettono mesi prima di farsi anche solo sfiorare, quindi non abbiate mai fretta di instaurare un contatto fisico con loro. Vi occorrerà tanta perseveranza e non bisognerà mai forzare un gatto al contatto, perché il risultato potrebbe essere disastroso. Quando portate da mangiare a un gattino selvatico, ricordate sempre di lasciargli i suoi spazi e i suoi tempi. Appoggiate la ciotola da qualche parte, poi spostatevi di alcuni metri, rimanendo lì ad osservarlo. Per fargli associare la vostra voce al cibo – quindi a un momento felice – continuate a parlargli dolcemente.

Maruska Guerra
2025-03-09 04:49:48
Numero di risposte: 36
All’inizio soffierà, tenterà di mordere e graffiare.
La paura infatti lo spinge sempre a difendersi.
Dopo un po’ di tempo, quando avrà capito che non siamo un pericolo, reagirà con meno aggressività.
Quando si accoglie un gatto in casa bisogna metterlo in un luogo appartato e tranquillo con a sua disposizione le ciotole per cibo e acqua e una lettiera.
Dopo alcuni giorni, con molta delicatezza, si può provare a stabilire un leggero contatto fisico accarezzando il gattino in modo delicato.
Piano piano si può introdurre al gatto il resto della casa e farlo avvicinare dagli altri membri della famiglia.
Addomesticare un gatto selvatico richiede tempo, amore e pazienza.
È molto importante far vivere il gatto in un ambiente tranquillo dove si senta al sicuro.

Enrico Bellini
2025-03-07 13:10:48
Numero di risposte: 46
Osserviamo il gatto nel suo ambiente: per capire l’indole dell’animale o della intera colonia. Dovremo quindi vedere come si comporta, osservandolo prima da lontano, senza dargli l’impressione che siamo lì per lui, e poi un po’ più da vicino. Non avviciniamoci troppo, perché potrebbe scappare.
Facciamo amicizia: dobbiamo fare in modo di far capire al gatto che non vogliamo fargli del male, chiamandolo e cercando di rivolgerci a lui con un tono di voce calmo e dolce. Evitiamo di stare in piedi mentre lo facciamo, ma sediamoci o pieghiamoci sulle ginocchia, per sembrare meno imponenti. Non fissiamolo a lungo, ma socchiudiamo ripetutamente gli occhi, un segnale di calma e “affetto”per tutti i gatti.
“Conquistiamo” la sua fiducia con il cibo: nei giorni precedenti alla cattura – chiaramente se ne abbiamo il tempo – cerchiamo di dargli da mangiare, magari mettendo la stessa gabbia di cattura aperta così da poterlo abituare. Alcuni gatti non si avvicinano al cibo se si sentono in pericolo, per cui per le prime volte può essere consigliabile tenerci a distanza, avvicinandoci in modo graduale.
Più sarà spaventato e diffidente, maggiori potrebbero essere le probabilità che ci attacchi. E i graffi e i morsi di un gatto fanno male, anche se si tratta di gattini molto piccoli.
Quindi premuniamoci di guanti da giardiniere, felpe a maniche lunghe, coperte e tutte le protezioni meno ingombranti che ci vengono in mente e attenti agli occhi!!
Tuttavia, una volta richiusosi lo sportello, il gatto potrà reagire con molta paura, cercando di liberarsi in tutti i modi possibili. Coprirlo immediatamente con una coperta così da tranquillizzarlo.

Nathan Benedetti
2025-03-07 10:38:06
Numero di risposte: 61
Devi avere pazienza! Per questo dobbiamo conquistarci la sua fiducia! Lascia che il micio prenda confidenza pian piano e ricordati di parlare con lui in modo che riconosca la tua voce. Se hai un giardino, permettigli di esplorarlo indisturbato e cerca di fornirgli sempre del cibo e dei comodi giacigli. Avere a disposizione un angolo verde può essere il giusto compromesso per addomesticare un gatto randagio senza privarlo della libertà che tanto ama. Anche se un randagio non è facile da addomesticare potrà essere conquistato a poco a poco, rispettando la sua natura libera.

Angelina D'angelo
2025-03-06 11:28:15
Numero di risposte: 43
L’unico modo per tentare di avvicinare un gatto diffidente è armarti di tanta pazienza e cominciare con il farti conoscere. Lascia quindi che prenda confidenza con la tua presenza, che ti veda andare e venire senza fare nulla di particolare. E mentre stabilisci questo primo contatto visivo, ricordati di parlare con lui: parlagli sempre, usa toni dolci e suadenti, rassicuralo, e lascia che impari a riconoscere la tua voce.
La tattica è sempre la stessa: cibo, pazienza e perseveranza. E niente forzature. Bisogna lasciare a lui la scelta e la libertà di avvicinarsi a te, quando e se lo vorrà. Per questo motivo, quando è il momento di addomesticare un gatto è opportuno non dimenticare di offrirgli del cibo: un pasto irresistibile, in particolar modo per il suo sensibilissimo olfatto, ti aiuterà a conquistare prima di tutto la sua attenzione e successivamente la sua fiducia.