Quali gatti non si possono tenere in Italia?

Zaccaria Farina
2025-03-22 10:00:15
Numero di risposte: 13
Gli animali che non si possono tenere sono di diverse categorie, primi tra tutti i mammiferi e i rettili selvatici. Tra gli animali proibiti troviamo specie tipicamente selvatiche e potenzialmente pericolose, come leoni, cinghiali, elefanti, tigri, pantere, iene, rinoceronti, ippopotami, orsi, oranghi, scimpanzè, gorilla, ghiottoni, tassi, lontre, cervi, daini e varani. Anche alcuni tipi di lemuri e tartarughe azzannatrici rientrano in questa categoria.
Per quanto riguarda i rettili, sono vietati coccodrilli, alligatori, pitoni reticolati, anaconde, cobra, mamba, serpenti corallo, vipere, serpenti a sonagli e aracnidi pericolosi per la specie umana. Infine, la detenzione di ricci europei, aquile e falchi è altresì proibita, riflettendo l'importanza della tutela di specie che richiedono condizioni di vita specifiche non replicabili in un ambiente domestico.

Primo Ferraro
2025-03-22 09:25:20
Numero di risposte: 56
Nel complesso, è illegale detenere in casa animali esotici e alcune specie di animali selvatici. Come chiarisce un Decreto Ministeriale del 1996 esistono specie precise che, per legge, non possono essere detenute in casa in Italia. A tal proposito è bene chiarire, dunque, che non si possono ritenere animali domestici: leoni, tigri, pantere. Fatta questa precisazione, è bene osservare che esistono alcune specie di gatti che nascono dall’incrocio di felini domestici e felini selvatici, in merito a questi ibridi, la legge italiana specifica che sono ammessi in casa solo gli esemplari dalla quarta generazione in poi.

Valentina Basile
2025-03-22 08:08:31
Numero di risposte: 13
Va inoltre ricordato che secondo la legge italiana gli animali selvatici non si possono detenere in cattività come degli animali da compagnia, poiché appartengono allo Stato. Se prima era possibile detenere ragni velenosi, per esempio, adesso la legge ne vieta chiaramente il possesso. A oggi è impossibile commerciare e vendere qualsiasi specie che costituisca un pericolo per la salute e per l'incolumità pubblica o per la biodiversità, nonché gli ibridi tra esemplari di queste specie o di altre specie selvatiche. Le norme in vigore hanno anche affermato che chi detiene già alcuni animali selvatici, oltre a non poterli vendere, non può farli riprodurre e deve denunciarne la presenza.
Con i decreti di cui abbiamo parlato, dopo dopo l'emanazione del Regolamento EU 2016/429 e con la legge n. 53 il nostro Paese ha anche emanato una lista di animali vietati a livello nazionale. I primi esemplari della lista sono i pappagalli del Sudamerica che, a causa del continuo disboscamento e del commercio internazionale da parte dell'uomo, rischiano l'estinzione. Troviamo poi i lemuri, originari del Madagascar e considerati fra i più antichi primati della Terra e a rischio estinzione. E i suricati, piccoli mammiferi autoctoni dell'Africa Meridionale, che, se allontanati dal loro ambiente possono subire traumi e destabilizzazioni irreparabili.
Nella lista inoltre troviamo inoltre i pipistrelli, che presentano un rischio elevato di estinzione. Si aggiungono all'elenco il serval, felino africano simile al ghepardo, le scimmie, tigri, elefanti e orsi.