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Come si manifesta una malattia nei gatti?

Giacomo Galli
Giacomo Galli
2025-03-19 23:46:19
Numero di risposte: 11
A distanza di 3-10 giorni dal morso o dal graffio, la maggior parte dei pazienti con malattia da graffio di gatto sviluppa una papula eritematosa indolore, crostosa (raramente una pustola) nel sito del graffio. Entro 2 settimane si sviluppa una linfoadenopatia regionale. All'inizio i linfonodi sono duri e dolenti, successivamente diventano fluttuanti e possono drenare con formazione di fistole. Febbre, malessere, cefalea e anoressia possono accompagnare la linfoadenopatia. Manifestazioni insolite si verificano nell'11-12% dei pazienti e sono più probabili negli adulti. I pazienti possono anche presentarsi con una febbre di origine sconosciuta. Nei pazienti immunodepressi, il B. henselae può causare angiomatosi bacillare e peliosi epatica.
Yago Costantini
Yago Costantini
2025-03-19 21:16:57
Numero di risposte: 11
I sintomi della FIP possono variare in base alla forma di FIP contratta dal gatto, ma generalmente si possono riscontrare: Forte dimagrimento e deperimento, Anemia, Febbre, Diarrea, Vomito, Pelo arruffato e poco lucido, Tosse, Iperlacrimazione, Raffreddore, Depressione, Uveite. La FIP si può sviluppare in due forme differenti: FIP effusiva (umida), FIP non effusiva (secca). La FIP effusiva, detta anche FIP umida, è la forma più diffusa e più grave della malattia. Il virus compromette i vasi sanguigni al punto che parte dei fluidi che contengono fuoriesce, andando ad invadere la cavità addominale o quella toracica. Nel primo caso il gatto presenta un importante rigonfiamento dell’addome, mentre nel secondo accusa difficoltà respiratorie. La FIP non effusiva, chiamata anche FIP secca, è caratterizzata dalla formazione di granulomi che, a seconda della zona in cui sono posizionati, causano sintomi differenti. Generalmente però si possono notare nel gatto febbre, perdita dell’appetito con conseguente rapido dimagrimento e diminuzione della lucentezza del pelo.
Danthon Amato
Danthon Amato
2025-03-19 20:17:18
Numero di risposte: 11
I sintomi primari sono: vomito, febbre, anoressia, disidratazione, congestione e secchezza mucosa orale e faringea, dolore addominale, ingrossamento linfonodale, per poi seguitare con la leucopenia e diarrea. I sintomi sono: ulcere al palato duro (palato superiore) e alla lingua, stomatite, sintomi respiratori. I sintomi sono: febbre, tosse, salivazione viscosa, cheratite ulcerosa, starnuti, scoli nasali mucopurulenti. Febbre, linfonodi gonfi e predisposizione ad infezioni della pelle o dell’intestino. I Sintomi sono: debolezza, mangia sempre meno, esce meno, fa passeggiate sempre più corte. Se la malattia colpisce i reni, come primo sintomo si osserva che l’animale fatica a trattenere la pipì e si trova a sporcare nelle varie stanze della casa dove rimane inavvertitamente chiuso anche se solo per tempi limitati. Se colpisce il fegato, si può osservare che le gengive diventano gialle (invece che rosate) come se avesse l’ittero e in genere le parti rosate si decolorano e assumono tonalità giallastre.
Timoteo Testa
Timoteo Testa
2025-03-19 19:21:11
Numero di risposte: 7
Nel sito del graffio o del morso del gatto, dopo 3-10 giorni, si sviluppa una papula circolare eritematosa, che evolve in crosta. Entro 2 settimane, compare una linfoadenopatia regionale, prossimale al sito di inoculazione. Febbre, sensazione di malessere, cefalea, stanchezza, artralgie e dolori a muscoli possono accompagnare l'ingrossamento dei linfonodi. Meno comuni sono la mancanza di appetito, la perdita di peso, la nausea, il vomito, il dolore addominale e la splenomegalia. Raramente, la malattia può complicarsi in sindrome oculoghiandolare di Perinaud o con manifestazioni neurologiche. Inoltre, può evolvere in batteriemia con endocardite, osteomielite e malattia polmonare.